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Cosa voleva veramente l’agente Smith nei film di Matrix

Matrix Resurrections ricorda uno degli archi narrativi più curiosi della serie

In tutta la trilogia originale di Matrix, e ora nel nuovo The Matrix Resurrections, il programmatore umano Thomas Anderson / combattente della resistenza Neo (Keanu Reeves) è il protagonista inequivocabile della serie, piegando cucchiai e praticando kung-fu come il messianico scelto uno conosciuto semplicemente come “l’Uno”.

Ma come eroe, Neo è straordinario quanto la sua nemesi Agente Smith (Hugo Weaving), il volto malizioso di un sistema antagonista che cresce fino a diventare una forza formidabile e terrificante. L’agente Smith gioca un ruolo chiave in Matrix Resurrections, ma come quasi tutto nel film, è più complicato di una semplice apparizione. Il film ricorda le origini e l’arco narrativo di Smith; l’agente non è solo una spina nel fianco di Neo, ma uno spettro senza il quale non può vivere.

[Ed. note: This story contains spoilers for The Matrix Resurrections.]

Smith, interpretato da Hugo Weaving nella trilogia originale, è un’intelligenza artificiale che appartiene a una classe di programmi noti come “Agenti”. Assumendo la forma di un maschio bianco in un abito nero anonimo che indossa un paio di occhiali da sole quadrati senza montatura e un auricolare, gli agenti sono essenzialmente programmi di sicurezza senzienti incaricati di eliminare chiunque o qualsiasi cosa che possa minacciare la stabilità di Matrix o minacciare di esporre il suo vero natura. Sono di gran lunga i combattenti più letali di Matrix; incredibilmente veloce, sovrumanamente forte e capace di manifestarsi attraverso qualsiasi programma o essere umano collegato a Matrix.

Smith viene introdotto per la prima volta nel 1999 in The Matrix dove, insieme ai suoi colleghi agenti Brown e Jones, ha il compito di rapire Anderson/Neo nella loro missione generale per dare la caccia ed eliminare la resistenza umana. Delle sue controparti, Smith dimostra il disprezzo e il disprezzo più visibili per l’umanità, paragonandoli a un “virus” che deve essere contenuto o sterminato. Durante il suo interrogatorio di Morpheus, Smith arriva al punto di confessare il suo odio per l’esistenza in Matrix e la sua disperazione per sfuggirvi. Dopo uno scontro prolungato, Smith riesce a uccidere Neo durante il finale del film originale, solo per Neo essere resuscitato e finalmente manifestare pienamente le sue abilità come “l’Uno”. Neo quindi sconfigge Smith saltando all’interno del corpo di Smith, distruggendo il programma dall’interno prima di scollegarsi in sicurezza da Matrix.

Nonostante la sua apparente morte, Smith ritorna nel 2003 in The Matrix Reloaded, affrontando Neo poco dopo il suo secondo incontro con l’Oracolo. Sebbene non sia sicuro delle particolarità della sua resurrezione, Smith spiega che quando Neo lo ha distrutto distruggendo il suo codice dall’interno verso l’esterno, una parvenza dei poteri di Neo si è impresso su Smith nel processo. Quando Smith tornò alla fonte e si trovò di fronte all’ultimatum della cancellazione, si ribellò; diventando un programma di “esilio” e successivamente tornando a Matrix. Lì, Smith apprese che sebbene non potesse più viaggiare attraverso Matrix attraverso il possesso di chiunque fosse connesso al sistema, avendo perso quell’abilità per non essere più un “Agente” di Matrix, scoprì che aveva invece manifestato un’altra abilità : il potere di assimilare chiunque, umano o programma, clonandone così la personalità e la presenza.

Mentre Neo e la resistenza erano occupati a combattere i Merovingi e i nuovi agenti di Matrix al fine di adempiere alla profezia dell’Uno, Smith iniziò ad assimilare sempre più persone e programmi attraverso Matrix, trasformandosi in un virus onnipotente senziente che minacciava la stabilità di Matrix. Forse ancora più straordinariamente, l’abilità di Smith di replicare la sua presenza era in grado di manifestarsi nel mondo reale, come si è visto nel caso di Bane, un combattente della resistenza umana che è stato assimilato mentre era collegato a Matrix e che è rimasto posseduto da Smith dopo essersi staccato. La crescente instabilità causata dall’acquisizione sovversiva di Matrix da parte di Smith rappresentava una minaccia comune sia per gli umani che per le macchine, una minaccia che Neo usò come leva per mediare una tregua tra le due parti. In cambio della sconfitta di Smith, le Macchine cesseranno le loro ostilità verso Sion, l’ultima città umana, e consentiranno a qualsiasi essere umano che desideri lasciare Matrix di farlo.

Durante il culmine della loro battaglia finale alla fine di Matrix Revolutions, Neo si lascia assimilare da Smith e cancellato, insieme a ogni altra copia di Smith all’interno di Matrix. Ci sono diverse teorie in competizione su ciò che è esattamente emerso dopo che Smith ha assimilato Neo, inclusa una nozione molto elaborata che Smith fosse in realtà “l’Uno”, non Neo. Gli eventi di The Matrix Resurrections, tuttavia, sembrerebbero minare questa teoria. A parte queste interpretazioni in competizione, il risultato stesso rimane lo stesso: Smith viene sconfitto, Matrix viene riavviato, le macchine annullano il loro attacco a Zion e una fragile pace tra umani e macchine viene stabilita attraverso il sacrificio di Neo.

Sessant’anni dopo la conclusione di Matrix Revolutions, Smith torna in Matrix Resurrections (nella forma di Jonathan Groff). Sulla scia di una guerra civile tra le Macchine avvenuta a seguito della loro tregua con gli umani, Matrix è stato nuovamente riavviato, questa volta da un nuovo programma noto come The Analyst. Con il suo precedente avatar distrutto alla fine di Matrix Revolutions, Smith è stato resuscitato in un nuovo corpo e reintegrato in Matrix. Nonostante abbia perso la sua capacità di replicarsi, Smith ha comunque mantenuto tutti i ricordi della sua precedente incarnazione, inclusa la sua libertà dal sistema di Matrix. L’analista ha riportato Smith indietro per uno scopo: tenere d’occhio Neo e assicurarsi che non sia in grado di lasciare nuovamente Matrix.

Mentre Smith continua a nutrire odio verso Neo, non è in grado di agire su quell’odio per il fatto che The Analyst afferma il controllo su di lui. Questo è il motivo per cui Smith, insieme al Merovingio e a un gruppo di programmi di esilio sopravvissuti all’epurazione di Matrix, attacca Neo e l’equipaggio di Mnemosyne. Dopo che Neo sconfigge ancora una volta Smith, quest’ultimo sceglie di aiutare a sconfiggere The Analyst quando Neo riesce a convincere la Trinità a lasciare Matrix. Lo stato di Smith entro la fine di The Matrix Resurrections non è chiaro, sebbene sia fortemente implicito che la sconfitta di The Analyst abbia consentito all’avversario di lunga data di Neo una certa misura della tanto desiderata libertà.

Sebbene sia incerto in quale forma continuerà la storia di Matrix, se non del tutto, è probabile che Neo, Trinity e gli abitanti di IO non abbiano visto l’ultima delle macchinazioni di Smith.

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