Il trailer di Big Shark è finalmente disponibile online ed è assolutamente sconcertante
Dalla fine degli anni 2000, il lungometraggio mal concepito di Tommy Wiseau The Room ha occupato un posto speciale nel cuore dei fan dei film di culto, come film di mezzanotte, esperienza teatrale interattiva collettiva e avvio di conversazione come nessun altro. L’estremo estremo del film – le sue letture comiche, la sua trama sconcertante, le sue scene di sesso scoraggianti – lo hanno spinto a una tale infamia che la storia dietro la sua creazione alla fine è diventata un film candidato all’Oscar e uno dei migliori film del 2017. Wiseau ha trascorso una percentuale sorprendentemente ampia degli ultimi 15 anni circa in tournée dietro le molte ironiche proiezioni pubbliche del film, tra la creazione di una serie TV, l’apparizione in spot televisivi e nei film e la realizzazione di vari progetti minori, dai video musicali a fare un cortometraggio sui senzatetto in America.
Ma non ha mai realizzato un secondo film, fino ad ora. Almeno, sembra che possa aver fatto un film. Il trailer del suo prossimo progetto Big Shark ha debuttato giovedì, nella sua prima apparizione online dopo aver fatto il giro delle proiezioni di Room. Il fatto è che il trailer è all’incirca per il 50% trailer del film e per il 50% pubblicità stilizzata in bianco e nero per la (molto reale) linea di biancheria intima di Tommy Wiseau TW Underwear – o, come sembra chiamarla il logo, TWUNDERWEAR.
La trama del film, secondo l’elenco di YouTube del film: “Tre vigili del fuoco (George, Patrick e Tim) devono salvare New Orleans da un gigantesco squalo. New Orleans può sopravvivere? Ciò non spiega necessariamente perché metà della parte del trailer del film sia incentrata sulla boxe, senza un incendio in vista, tanto meno qualcuno che lo combatta. Apparentemente i pugili si chiamano anche Jimmy e Tommy, il che suggerisce che non sono nemmeno i soggetti del film. Inoltre, c’è un grosso squalo CGI schiaffeggiato nel mezzo di tutto questo, che si lancia nel mezzo delle strade della città in quella che sembra una scena perduta di Sharknado.
Immagine: Wiseau-Films
E poi tutto si interrompe improvvisamente con una pubblicità di TWUNDERWEAR, con vari uomini senza maglietta che lanciano un pallone da basket al rallentatore, mentre lo stesso Wiseau, con una parrucca in stile Andy Warhol particolarmente strana, arriva per ripetere “l’amore è cieco”. Cosa c’entra l’amore con la biancheria intima maschile, il basket al rallentatore o gli squali giganti che minacciano New Orleans? Tanto vale chiedere perché c’è l’arte del cucchiaio su un muro a caso in The Room, o perché il personaggio di Philip Haldiman, Denny, mangia graficamente una mela nel film. Alcune cose possono essere spiegate solo con la logica di Tommy Wiseau.
Ci vorrà un po’ di tempo al pubblico per scoprire come tutto si combina, se Big Shark presenta riprese graficamente più venose delle natiche scoperte e flesse di Wiseau e se Big Shark è destinato a diventare un’esperienza visiva interattiva a livello di stanza. Variety afferma che il film debutterà a Portland, Oregon, il 2 aprile, seguito da un tour di otto mesi negli Stati Uniti, una città alla volta.