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Don’t Hug Me I’m Scared è improvvisamente tornato in una forma meravigliosa e caotica

La serie non ha perso un colpo nel passaggio alla televisione di mezz’ora

Se tu, come me, eri in linea terminale all’inizio degli anni 2010, probabilmente conosci, ami e ti sei molto perso Don’t Hug Me I’m Scared.

Co-creata dagli animatori Becky Sloan e Joseph Pelling, la serie web di sei episodi ha acceso il fuoco su Internet quando è stata pubblicata su YouTube tra il 2011 e il 2015, con una miscela unica di buffonate basate su pupazzi e umorismo shock di Lynchian. Da allora i cortometraggi animati hanno accumulato oltre 216 milioni di visualizzazioni collettive su YouTube e hanno ispirato di tutto, dalle elaborate teorie dei fan che coinvolgono criminali di guerra serbi a una piccola linea di abbigliamento. Ora, a più di sei anni dall’ultimo cortometraggio, Don’t Hug Me I’m Scared è finalmente tornato come una serie televisiva di mezz’ora, ed è come se lo spettacolo non fosse mai andato via.

Yellow Guy, Duck e Red Guy suonano la chitarra

Immagine: Carl Palmer/Canale 4

La serie è incentrata su un trio di personaggi strani e colorati: un uomo alto in una morphsuit rossa con due occhi luccicanti in cima a un mocio di capelli ispidi chiamato “Red Guy”, un ragazzo-uomo giallo con un ciuffo di capelli blu in blu tuta chiamata “Yellow Guy” e un’anatra verde parlante con una giacca grigia chiamata … “Duck”. Questo gruppo eclettico va con riluttanza all’avventura quando invece preferisce semplicemente sedersi intorno alla propria casa.

Queste avventure in genere ruotano attorno a un numero musicale che rompe il quarto muro cantato da un oggetto inanimato parlante, come un blocco note o un frigorifero, su un argomento apparentemente educativo (ad esempio, creatività, alimentazione sana, sogni) prima di crollare inevitabilmente in una spirale di morte psichedelica di body horror e di incessante noia. È molto divertente. In molti modi, Don’t Hug Me I’m Scared potrebbe essere descritto come il mezzo cugino britannico demente di Sesame Street e l’erede apparente di Wonder Showzen, anche se meno politicamente carico di quest’ultimo e più concentrato sul prendere una mazza allo standard della televisione educativa per bambini impostata dal primo.

Anatra che legge il giornale.

Immagine: Carl Palmer/Canale 4

Il riavvio di sei episodi, che è stato presentato in anteprima lunedì su Channel 4 nel Regno Unito, segue più o meno la stessa formula della serie breve originale di YouTube, ma con… beh, più di tutto: dialoghi più irriverenti, battute più sciocche, più quarto- intermezzi rompicapo e body horror più inspiegabili. Si potrebbe sospettare che questo raddoppio dei soliti trucchi e tropi della serie rischierebbe di diminuire i rendimenti, ma Don’t Hug Me I’m Scared trova sempre in qualche modo un modo per continuare a sovvertire le aspettative, anche quando l’aspettativa stessa è il sovvertimento di aspettative.

Il primo episodio di Don’t Hug Me I’m Scared si apre in modo simile a quello dei cortometraggi originali: con Red Guy, Yellow Guy e Duck seduti in giro a pensare ai loro maledetti affari, ma ora preceduti da un’esilarante questione di- infatti sigla su come ci sono, infatti, tre di loro e vivono tutti insieme. Il trio non ha assolutamente nulla da fare per la giornata, con grande costernazione di Duck, che semplicemente si rifiuta di non essere occupato. La prossima cosa che sanno, c’è una valigetta parlante che tiene una valigetta più piccola, non parlante, seduta al loro tavolo da pranzo facendo un grande clamore su quanto sono occupati e su come devono andare al lavoro, prima di scoppiare in una canzone e montaggio che esalta le virtù dell’occupazione e del lavoro.

Vedi, puoi essere qualsiasi cosa: una persona che digita al computer (ad esempio io), un ragazzo che calcia un pallone da calcio e segna un gol, o il ragazzo che vola su una luna spaziale. Non questi ragazzi però, no; devono lavorare da “Peterson’s and Sons and Friends”, facendo vari “pezzi” e “parti” su una catena di montaggio, rispondendo ai telefoni e costruendo un sito Web che non funziona. Naturalmente, l’episodio prende una svolta drammatica in peggio, ma come sa ogni fan di Don’t Hug Me I’m Scared, il divertimento sta nella sorpresa di ciò che va a gambe all’aria e come.

Ragazzo Rosso, Papera e Ragazzo Giallo a scuola

Immagine: Carl Palmer/Canale 4

Come la serie breve originale, Don’t Hug Me I’m Scared è più o meno una serie di episodi autonomi, ognuno incentrato su una forma di “lezione” o sull’altra, che si tratti di morte e mortalità, l’importanza di famiglia, o semplicemente come essere un amico migliore. Lo spettacolo è ancora spietatamente fantasioso, e presenta di tutto, dagli amorfi bodysnatcher con l’argilla alle sequenze oniriche psichedeliche che ricordano l’iconica sequenza “Stargate” di 2001: Odissea nello spazio filtrata attraverso un generatore Boschiano “DeepDream”.

Don’t Hug Me I’m Scared è tornato e la serie non ha perso un solo colpo nella sua transizione dall’umorismo shock su Internet du jour a una serie animata a tutti gli effetti. I fan della serie saranno euforici e i nuovi arrivati ​​impareranno presto quanto possano essere esilaranti (e terrificanti) le lezioni più importanti della vita.

Don’t Hug Me I’m Scared va in onda su Channel 4 nel Regno Unito e può essere trasmesso in streaming online nel Regno Unito su All 4.

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