L’idolo Android Reina ha la possibilità di raccontare una storia avvincente in cui il gioco è andato storto
Detroit: Become Human è un gioco con una premessa intrigante: che aspetto ha un mondo in cui i robot sono sull’orlo del loro movimento per la giustizia sociale? Il gioco pasticcia l’esecuzione, con lo stesso tipo di incoerenza politica e di autoindulgenza mal applicata che il regista e scrittore David Cage ha portato ad altri giochi di Quantic Dream. Ma presto i fan potranno esplorare il mondo di quel gioco in un mezzo completamente nuovo.
Detroit: Become Human sta ottenendo un manga spinoff intitolato Detroit: Become Human Tokyo Stories. Il manga è scritto da Saruwatari Kazami e disegnato da Moto Sumida, secondo l’outlet di gioco Dengeki Online. Quantic Dream supervisionerà il processo di scrittura.
In Detroit: Become Human Tokyo Stories, vedremo come vivono e lavorano gli androidi in Giappone. La popolazione all’inizio accetta molto di più gli androidi, con uno che funge anche da idolo pop. Quell’idolo, Reina, è il personaggio principale del manga e la sua storia inizia con il sole. Tuttavia, proprio come con la situazione nel gioco originale Detroit: Become Human, la popolazione cresce sempre più agitata quando gli androidi iniziano a sostituirli sul posto di lavoro e il conflitto sfocia in una rivoluzione.
L’uscita del manga è prevista per il 22 luglio in Giappone sulla piattaforma Comic Bridge. Detroit: Become Human ha venduto molto bene in Giappone al momento del lancio, quindi portare l’ambientazione in un posto nuovo è un modo interessante per rivisitare lo stesso concetto. Non sono ancora stati annunciati piani per una versione in lingua inglese.